Roma Doc port a Vinitaly una lezione tra storia antropologia, sociologia e marketing

Lunedì 11, alle ore 17.00, nello spazio eventi all’interno del Padiglione Lazio.
A raccontare il rapporto millenario tra l’Urbe e il vino, il Professor Ernesto Di Renzo,
dell’Università di Tor Vergata in Roma
E’ partito il conto alla rovescia per la tanto attesa edizione 2022 di Vinitaly. E ovviamente
le agende degli addetti ai lavori e appassionati si riempiono di appuntamenti:
degustazioni, convegni, verticali, talk show e tutto quello che può caratterizzare una
manifestazione della portata di quella veronese, in calendario da domenica 10 a
mercoledì 13 aprile. Ma non saranno molti quelli in grado di presentare una vera e propria
lectio magistralis, con tanto di docente universitario. Lo farà il Consorzio Roma Doc che
per la prima volta avrà un suo spazio nell’ambito della fiera scaligera, un’area comune
all’interno del Padiglione Lazio con le 24 cantine ad alternarsi tra incontri “faccia a faccia”
con la stampa di settore, degustazioni e momenti di business. Ma il momento più atteso
sarà quello di lunedì 11 quando alle ore 17.00, nello spazio eventi del Padiglione Lazio,
si svolgerà appunto una vera e propria lezione. Titolo dell’incontro: “Roma Caput
Vini? Dialoghi tra storia, antropologia, sociologia e marketing”.
“Il nostro è un Consorzio assai giovane – spiega Tullio Galassini, enologo e presidente
Consorzio Vini Roma DOC – siamo nati nel 2018. Ma siamo anche depositari di
un’eredità importante che comporta delle responsabilità che vanno anche oltre quelle
che comunemente caratterizzano l’attività e la filosofia di un Consorzio di vini. Roma è
uno dei “brand” più conosciuti e celebrati al mondo e, proprio per questo, i vignaioli del
territorio si impegnano con tutta la loro forza nel portare avanti un discorso dove
qualità, storia, tradizione e visione del futuro devono necessariamente procedere di pari
passo. Vinitaly 2022 rappresenta, in tal senso, uno step fondamentale nel nostro
percorso di crescita. Un passaggio che ci consente di testare, in uno scenario
prestigioso, lo spirito di squadra che caratterizza il nostro lavoro”.
Ed è proprio questa visione, decisamente trasversale, ad avere portato il Consorzio a
organizzare un incontro che vedrà protagonista il Professor Ernesto Di Renzo, docente
di Antropologia del Gusto presso l’Università di Tor Vergata in Roma. Antropologo di
fama internazionale, intratterrà il pubblico con un excursus sull’importanza del vino a
Roma nel corso dei secoli. Un incontro dedicato soprattutto ai giovani che mostrano una
sempre maggiore attenzione nei confronti del mondo agroalimentare e della cultura
enogastronomica del nostro Paese.
Consorzio Roma DOC
Largo Donatori di Sangue, snc – 00044 Frascati (Rm)
P.IVA e C.F 14864851002
REA RM – 1551538
“Ne sono diretta testimonianza i numerosi corsi di laurea sull’argomento nati negli
ultimi anni. – conferma il Professor Ernesto Di Renzo – Tor Vergata, tanto per citare
l’ateneo presso il quale insegno, già da tempo ha avviato un corso triennale di turismo
enogastronomico che permette ai ragazzi non solo di approfondire la loro conoscenza
sul tema ma anche di approcciare in modo professionale un settore che, per l’Italia,
rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello”.
L’attenzione nei confronti della cultura e delle nuove generazioni, del resto, è certamente
uno dei temi portanti delle strategie future del Consorzio Roma Doc.
“Questa lectio magistralis che abbiamo organizzato – racconta Rossella Macchia,
vicepresidente del Consorzio con delega alla Comunicazione – rientra in un progetto
più ampio che il Consorzio svilupperà a partire da oggi e che proseguirà nei prossimi
anni. E che vedrà i vini di Roma al centro di un percorso che toccherà ambiti culturali e
artistici. Creando importanti contatti con Università, scuole, siti artistici. Ma con una
particolare attenzione anche sul versante dell’educazione al bere responsabile, tassello
fondamentale nel rapporto con i consumatori, specie i più giovani”.

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