Pnrr, Borghi: Appello delle Associazioni della piattaforma al Ministero della Cultura

Su 1 Mld di Euro, si rischia di concentrare il 50% solo su 21 Borghi.

Le associazioni che costituiscono la piattaforma dei Borghi (Borghi più belli  d’Italia, Legambiente, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Touring Club Italiano,) intervengono sul tema dei fondi assegnati nell’ambito del PNRR ai Borghi ed in particolare sulla  scelta di dividere le risorse stanziate sull’asse “Intervento 2.1 – Attrattività Dei Borghi” (1 miliardo di euro) in due diverse linee, entrambe in scadenza il 15 marzo.  

In particolare, le organizzazioni manifestano perplessità sulla circostanza che quasi la metà  delle risorse (420 mln di euro) sia investite nella linea “A” che finanzia 21 progetti ed in  particolare attribuisce a un solo progetto pilota proposto da ciascun Regione fino a 20  milioni di euro

Su questo punto le associazioni già nell’autunno scorso avevano espresso la loro  contrarietà ad ogni ipotesi di concentrare una parte significativa delle risorse  disponibili su pochi Borghi (uno per regione); oggi appare ancora più preoccupante il  possibile esito di questa linea, che rischia di non premiare la qualità delle proposte, la  capacità di coinvolgimento delle comunità e dei soggetti che lavorano sul territorio e le concrete  ricadute occupazionali sul lungo periodo, innescando vere e proprie azioni di disuguaglianza  che in considerazione dei criteri discriminatori, in alcuni casi utilizzati, stanno suscitando il  la rivolta dei territori. 

Di contro il bando sulla linea B mette a disposizione 580 mln di euro, di cui 380 milioni  di euro per i Progetti locali di rigenerazione culturale presentati dai Comuni e 200  milioni di euro quale regime d’aiuto, attivato attraverso una procedura centralizzata di  responsabilità del MiC, a favore delle micro, piccole e medie imprese localizzate o che  intendono insediarsi nei borghi che saranno selezionati. 

Proprio la linea B può rappresentare una grande opportunità di rigenerazione  culturale e innovazione urbana diffusa, anche se limitata ad almeno 229 piccoli comuni,  creando una fortissima competitività sui territori; le stesse Regioni sanno già che a  fronte delle numerose richieste potranno soddisfare un esiguo numero di Comuni  beneficiari dei fondi (i progetti potranno impegnare fino a circa 1,65 milioni di euro a borgo,  arrivando anche fino a 2,53 milioni di euro, comprendendo anche il successivo bando della  componente dedicata alle imprese localizzate). 

Le associazioni della piattaforma dei Borghi, da tempo impegnate insieme nel promuovere  la valorizzazione dei borghi italiani, ribadiscono il pieno apprezzamento dell’impegno del  Ministro Dario Franceschini che ha consentito di orientare 1 mld dei fondi del PNRR a  favore dei Borghi, per realizzare quella che il Ministro della Cultura, ha definito al lancio del  bando “una grande operazione di valenza culturale e sociale”; allo stesso tempo però, nello pieno  spirito del PNRR volto a incentivare lo sviluppo sostenibile e di qualità, a creare occupazione e  opportunità di lavoro in particolare per le nuove generazioni, si appellano al Ministero della  Cultura affinché

  1. a) nella valutazione dei progetti della linea A, e anche della Linea B dell’Avviso, vengano utilizzati criteri che al di là delle Linee Guida emanate, rispondano pienamente alle finalità del PNRR e siano effettivamente realizzabili nei tempi previsti dal  cronoprogramma dettato dal Governo e dal Presidente Mario Draghi. 
  2. b) in presenza di progetti afferenti la linea A e non pienamente rientranti nel dettato delle Linee Guida e del Pnrr, i relativi fondi possano confluire sulla linea B, così come previsto nel bando. Altresì sarebbe auspicale da  parte del Ministero, in virtù dei malumori e delle proteste che pervengono dai territori,  provvedere al ritiro del bando della linea A facendo confluire i fondi interamente  sulla linea B, consentendo così il finanziamento di circa ulteriori 260 progetti. 

La piattaforma dei borghi è stata attivata con un protocollo di intesa, siglato il 21  ottobre 2021, nato dal lavoro svolto in sinergia su molti temi inerenti borghi e piccoli comuni, al  fine di rafforzare la collaborazione condividendo esperienze e conoscenze da mettere al servizio  di una strategia e di progettazioni che rispondano alle esigenze che emergono dai  territori, in un momento di forte sollecitazione di orientamento di fondi e policy che  mancano di azioni di governance chiare e delineate. 

Tra i principali obiettivi della piattaforma: l’elaborazione di proposte e progetti in  favore dello sviluppo sostenibile, durevole e solidale dei borghi, la valorizzazione delle risorse  paesaggistiche, ambientali, culturali, storiche, comunitarie, anche a fini turistici. 

Sarà altresì molto importante sarà il ruolo di mediazione tra le istituzioni nazionali  che operano sul tema e le comunità territoriali, intercettando i bisogni dei territori e delle  comunità per effettuare analisi ed elaborare proposte.

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